Imprenditoria e benessere. L’importanza della salute mentale per far prosperare se stessi e la propria azienda.

In momenti storici come questo che stiamo vivendo a seguito della pandemia e del lockdown, ritorna in auge il tema dell’imprenditori e della loro salute mentale. La crisi economica che deriva da questa situazione è infatti uno dei più potenti fattori di rischio perchè scatena sindromi ansiose e depressive, non solo per la reale mancanza di soldi, ma perché azzera le prospettive e la visione del futuro.

L’importanza del benessere psicologico

Il benessere psicologico è di grandissima importanza per un imprenditore che per far crescere la sua impresa, deve prendersi cura di se stesso, dei collaboratori e del business.

Leggendo le biografie di grandi imprenditori ho notato un elemento che spesso li accomuna: hanno lottato con momenti di angoscia e disperazione quasi debilitanti e vissuto momenti in cui sembrava che tutto potesse crollare. Fino a poco tempo fa, ammettere tali sentimenti era un tabù.  Mi piace riportare l’affermazione di Toby Thomas, CEO di EnSite Solutions, che ho trovato in rete e che spiega il fenomeno con la sua analogia preferita: un uomo che cavalca un leone: La gente lo guarda e pensa: “questo ragazzo ha davvero capito tutto! Lui è coraggioso!E l’uomo che cavalca il leone sta pensando: “come diavolo sono salito su un leone, e come faccio a non essere mangiato?

Uno studio studio che indaga il benessere degli imprenditori

Intitolato “Going It Alone: the mental health and well-being of Canada’s Entrepreneurs”  uno studio del 2017 ha indagato la salute mentale e il benessere degli imprenditori.

L’obiettivo dello studio è stato quello di comprendere meglio le pressioni che gli imprenditori devono affrontare per cercare di trovare modi per migliorare le esperienze di salute mentale.

Lo studio afferma che in genere gli imprenditori vivono sotto stress e si sentono spesso depressi. Più del 62% afferma di sentirsi depresso almeno una volta alla settimana, un altro 46% si sente affaticato e privo di energie.

Questi problemi si ripercuotono sulla capacità di lavorare per il 46% degli intervistati.

Il 28% degli imprenditori ha dichiarato di aver vissuto situazioni in cui si è sentito stressato. I risvolti più comuni di questo stress sono disturbi dell’umore e forme d’ansia. Altri problemi relativi al “benessere mentale” includono sentimenti di incertezza e/o inadeguatezza (51%), umore depresso (50%) e sbalzi d’umore (39%).
Solo il 20% sente la necessità di chiedere ed ottenere aiuto per migliorare la propria salute e il proprio benessere.

Quando si tratta di cercare aiuto, una serie di ostacoli impedisce agli imprenditori di farlo. Le persone sono preoccupate per le  implicazioni organizzative e di reputazione nel cercare aiuto e/o prendersi una pausa dal lavoro.

La buona notizia è che dai dati della ricerca emerge che il 46% sta implementando strategie per avere supporto ed offrire supporto ai propri collaboratori, eliminando così, l’imbarazzo di chiedere aiuto.

Inoltre, emerge che le imprenditrici affermano di vivere situazioni di stress e depressione con una frequenza molto maggiore rispetto agli imprenditori. Queste situazioni includono sensazioni di incertezza, inadeguatezza, e la sensazione di sentirsi sopraffatte.

Gli imprenditori “startupper” riportano punteggi più elevati nel sentirsi stressati, ciò è perfettamente comprensibile viste le preoccupazioni della nascita e crescita di un’azienda.

Perché gli imprenditori soffrono molto più acutamente?

I problemi di salute mentale pervadono ogni settore, di seguito qualche considerazione del perché gli imprenditori sono una categoria a rischio:

La sindrome “I am my company”: gli imprenditori confondono spesso il confine tra loro e le loro aziende in modo tale che i fallimenti delle aziende siano spesso percepiti come fallimenti personali. Perdere un contratto con il cliente o ricevere un “no” da un investitore può sembrare un rifiuto profondamente personale.

Sensi di colpa: spesso gli imprenditori non hanno un budget per la cura di sé e se, per esempio, vanno in vacanza sono pervasi dai sensi di colpa.

Rischio finanziario: gli imprenditori spesso non hanno uno stipendio e versano una parte significativa del loro capitale personale nelle loro attività. Ciò crea un enorme stress finanziario e un livello altro di ansia nel pensare che un fallimento aziendale possa creare anche una rovina finanziaria personale.

Le start-up sono alienanti: la natura onnicomprensiva di una startup spesso fa sì che i fondatori trascorrano meno tempo con la famiglia e gli amici. Man mano che aumenta lo stress in azienda, i fondatori sono più propensi a raddoppiare la propria presenza sul posto di lavoro e questa tendenza appesantisce ulteriormente l’imprenditore, riducendo così la sua capacità di far fronte alle pressioni dell’azienda stessa.

4 consigli pratici

1. Non dimenticare la connessione mente-corpo.

Il benessere mentale, emotivo e fisico sono tutti profondamente collegati tra loro. Gli imprenditori devono assicurarsi di incorporare la loro attività fisica nella loro vita, devono tenere sotto controllo il loro apporto nutrizionale e dovrebbero considerare attività come per esempio la meditazione per migliorare l’umore, affinare la concentrazione e la resilienza emotiva.

E’ importante impostare una cultura che supporti il prendersi cura di sè. Se tutti, dall’addetto alla reception al CEO, sono disposti a cercare aiuto e prendersi cura di se stessi, si crea un’abitudine a livello aziendale che consente a tutti di vivere bene. Una cultura sana si ripagherà da sola in termini di assunzioni, fatturato e persone più felici e produttive che sono disposte a sacrificarsi per l’azienda quando è richiesto il sacrificio.

2. Coltiva la rete sociale.

Gli imprenditori devono rimanere ancorati ad una rete di supporto. Dovrebbero unirsi a un gruppo di pari, interagire con vecchi amici e fare nuove amicizie. Non solo è un modo divertente per scaricare parte della tensione che stanno subendo, ma è un ottimo promemoria per ricordare che c’è il mondo fuori dalla propria azienda.

3. Stabilisci le priorità, non le attività.

Gli elenchi di attività ricordano solo che ci sono innumerevoli cose da fare e sono letteralmente infiniti. Questa è una ricetta per una tensione mentale insopportabile e un carico cognitivo ingestibile. Invece di un elenco di attività, passa a un elenco di priorità giornaliere in cui sono elencati solo gli elementi urgenti e importanti. Completare questi elementi può essere più difficile, ma toglierli dal piatto è infinitamente più soddisfacente.

4. Stai attento ai segnali.

Scopri i segnali di disagio psicologico, nel dettaglio, se ti capita di provare questi sentimenti e comportamenti non esitare a chiedere aiuto ad uno psicologo:

  • Persistenti sentimenti di pessimismo
  • Umore triste, ansioso o vuoto
  • Cambiamento di comportamento e perdita di interesse nelle attività precedentemente godute
  • Cambiamenti nella dieta o nel programma alimentare
  • Modifica del sonno
  • Irritabilità
  • Incapacità di prendere decisioni o concentrarsi

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Per concludere

Un imprenditore ha su di se tante responsabilità: sta motivando la sua squadra, sta gestendo la sua famiglia, il suo business e tanti aspetti funzionali ed operativi. Ha necessariamente bisogno di qualcuno con cui possa trovare supporto, con cui parlare quando tutto sembra senza via di uscita o quando la confusione prende il sopravvento. I grandi imprenditori hanno avuto a fianco professionisti della salute mentale che hanno fornito loro supporto emotivo e li hanno aiutati a mantenere il loro benessere psicologico. La più grande risorsa di un imprenditore è la sua mente. Bisognerebbe focalizzare tante energie per rafforzare il suo potere e migliorare il proprio benessere mentale!

Bibliografia

Podda A., Change. Manuale operativo per fare il clic mentale e sbloccare il tuo potenziale. Scopri come sfruttare le leggi del cambiamento per rivoluzionare il tuo business e la tua vita. Engage

Startup Founder Mental Health: Why It Matters And How To Boost It, Forbes

Investors and entrepreneurs need to address the mental health crisis in startups, TechCrunch

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