“Il giorno della laurea mi sentivo onnipotente, ero riuscito a raggiungere il mio obiettivo: non dovevo più studiare e sostenere esami, e ci ero riuscito con grande sacrificio e forza di volontà! Ma i giorni seguenti alla laurea è subentrata in me una profonda tristezza, mi sono sentito inutile, senza un obiettivo e senza alcuna certezza del mio futuro … mi sentivo apatico, le mie giornate le passavo dal letto al divano e dal divano al letto, non mi interessava uscire sentivo qualche amico tramite i social, niente di più…”
Questa è una delle storie personali che ho ascoltato durante il mio lavoro e la voglio condividere con voi perché in poche righe si riconoscono i sintomi di uno stato emotivo triste che può sfociare in una depressione chiamata in maniera non scientifica depressione post laurea: uno stato d’animo molto comune e in crescita tra i nuovi laureati.
Fanno riflettere, infatti, i dati riportati in un articolo pubblicato nel 2018 su Nature Biotechnology: i dottorandi e studenti di tutto il mondo riportano tassi di depressione e ansia sei volte maggiori rispetto a quelli della popolazione generale. I dati raccolti indicano una vera e propria crisi della salute mentale di questa specifica fetta di popolazione: il 41% degli intervistati ha mostrato di soffrire di ansia e il 39% di depressione.
Quando pensiamo alla nostra laurea o alla laurea di un nostro caro, la maggior parte di noi proverà gioia, emozione e soddisfazione. Per alcuni laureati, tuttavia, la laurea può essere l’esatto contrario: ci si sente tristi, vuoti e senza motivazione.
La laurea, è una transizione importante: il cambiamento può avere effetti piuttosto drastici sullo stato emotivo di una persona. Lasciare una zona di comfort, come la vita universitaria, è uno dei più grandi cambiamenti che possiamo attraversare.
Benchè sia stato stressante studiare e affrontare gli esami, l’essere stato studente è stata sicuramente una identità stabile e rassicurante una volta radicato in noi stessi il ruolo. La certezza di una pianificazione e organizzazione personale nell’affrontare e superare gli esami, seguire le lezioni, il sapersi gestire nelle relazioni tra colleghi e docenti: ormai era tutto “tarato e lineare” e ci ha trasmesso sicurezza.
Aver finito gli studi significa anche affacciarsi al mondo del lavoro, che come sappiamo di questi tempi non è tutto rose e fiori, vuoi la veloce trasformazione del contesto economico, vuoi la concorrenza, trovare il lavoro dei nostri sogni non è cosa semplice. Si devono affrontare tanti colloqui di lavoro con l’esito non sempre positivo ed essere respinti può mettere a dura prova la propria autostima.
Gli obiettivi, i pensieri e le aspettative dell’individuo possono portare allo sviluppo di una depressione. Cosa succede per esempio ad un neo laureato che pensa che a seguito della laurea avrà le porte aperte in qualsiasi azienda? Se ciò non succederà si sentirà incapace, fallito e cadrà nel circolo vizioso dell’insoddisfazione e della depressione.
I sintomi possono essere di tipo emotivo, fisico e comportamentali.
Mi preme sottolineare che non tutte le persone depresse manifestano gli stessi sintomi, inoltre, anche se non siamo depressi, è normale che accada di provare uno o più di questi sintomi, soprattutto a fronte di cambiamenti della nostra vita come può essere il post laurea.
Solo quando questi sintomi diventano persistenti, forti e limitano la nostra esistenza considerevolmente, è probabile che siamo di fronte ad una situazione di depressione vera e propria.
Di seguito qualche consiglio pratico su come affrontare questo particolare momento di tristezza:
Per concludere non smettere di complimentarti con te stesso per il traguardo raggiunto, che come hai ben capito, dal giorno successivo si è trasformato in un punto di partenza per la tua nuova vita da ormai ex studente!
G. Sarchielli, F. Fraccaroli, Introduzione alla psicologia del lavoro, Il Mulino, 2010
M. Biondi (a cura di), DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Cortina Raffaello
P. Boschi, L. Sprugnoli, Dall’università al lavoro. Muovere I primi passi nella vita professionale. Giunti 2019