Il 7 aprile ricorre la Giornata Mondiale della Salute, un evento istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) al fine di celebrare la salute in ogni sua forma e dimensione.
È proprio l’OMS, infatti, a definire la salute come “un completo stato di benessere fisico, mentale e sociale”, e non come semplice assenza di malattia o infermità.
Ma come si può potenziare la propria salute ogni giorno?
La ricerca ha individuato cinque pilastri di uno stile di vita sano e positivo. Si tratta di gestione dello stress, alimentazione, movimento, sonno, e relazioni: elementi che, se messi in pratica quotidianamente, permettono di prendersi cura della propria salute psicofisica e costruire, giorno dopo giorno, uno stile di vita a misura di benessere psicologico.
Approfondiamoli insieme!
Lo stress è una reazione psico-fisica dell’organismo che permette di essere fisicamente e mentalmente pronti a reagire ad eventi e situazioni.
Nonostante si tenda a considerare lo stress come qualcosa di negativo, è bene ricordare che non è sempre così. Moderati livelli di stress, infatti, possono aiutare a fronteggiare con prontezza le sfide quotidiane, aumentare la motivazione e raggiungere i propri obiettivi (eustress).Al contrario, lo stress diventa dannoso (distress) quando è troppo elevato, prolungato nel tempo, e quando non si hanno le risorse necessarie ad affrontare determinate situazioni.
Nella propria quotidianità è fondamentale distinguere il distress dall’eustress.
Un esercizio molto utile per imparare a gestire lo stress negativo è la respirazione consapevole: una pratica di Mindfulness basata sul respiro, che permette di lasciar andare le preoccupazioni e ritrovare il proprio equilibrio psicofisico.
Il primo passo dell’esercizio consiste nel sedersi o sdraiarsi in un luogo calmo, senza distrazioni. Dopodiché, si esegue un respiro profondo e si porta la propria attenzione all’aria che entra dal naso, scende fino ai polmoni, e poi fuoriesce dalla bocca. Per ottenerne i pieni vantaggi, è importante ripetere l’esercizio per circa 5-10 minuti al giorno, senza forzare o reprimere i propri pensieri.
“Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è mangiato bene”.
Questa celebre frase di Virginia Woolf ben sintetizza l’importanza che l’alimentazione assume per la nostra salute, sia fisica che psicologica.
Una lunga tradizione di studi, infatti, ha evidenziato quanto il cibo sia strettamente legato alla propria psiche: ciò che mangiamo e come lo facciamo contribuisce alla capacità della mente di risolvere problemi, gestire emozioni e prendere decisioni.
Come si può, quindi, trasformare il cibo in un alleato per il proprio benessere?
Secondo la letteratura è importante organizzare i propri pasti in anticipo, così da fornire alla mente e al corpo opzioni che rispondano in modo salutare al bisogno di nutrirsi. Definire una routine alimentare e metterla per iscritto può essere uno strumento utile per scegliere alimenti sani e bilanciati, necessari per stare bene nel lungo periodo.
Mente e corpo sono strettamente collegati, e il benessere di uno si ripercuote inevitabilmente sull’altro.
Quando facciamo attività fisica, infatti, il nostro corpo rilascia endorfine, ormoni che aumentano il tono dell’umore e migliorano il senso di benessere. Ecco perché è importante muoversi regolarmente e praticare una mobilità attiva. Anche solo svolgere esercizi moderati come fare le scale, andare in bicicletta o fare una passeggiata possono aver un impatto positivo sulla nostra salute.
Inoltre, per scoprire più a fondo i benefici del movimento sul proprio benessere, può essere utile associare alla normale attività fisica anche un esercizio di danza libera. Ciò consiste, semplicemente, nell’abbandonarsi al ritmo di una playlist preferita, muovendosi in modo libero e spontaneo. In questo modo, il proprio corpo allenterà tutte le tensioni e rilascerà endorfine, stimolando il benessere, l’energia e il divertimento.
La qualità del sonno è direttamente proporzionale alla qualità della vita.
Il sonno, infatti, rappresenta uno dei marker più significativi del benessere psicologico ed è fondamentale per la regolazione dell’umore, il sistema immunitario, e la performance lavorativa. Durante il sonno, si rigenerano i tessuti, si consolidano i ricordi, e si potenziano le funzioni cerebrali. Vengono rinforzate la creatività, le capacità di problem solving e la memoria.
A fare la differenza sulla nostra vita non è solo la quantità del sonno, ma anche la sua qualità. È importante, infatti, riposare per la giusta quantità di ore ogni notte (circa 8 per una persona adulta), e al contempo, promuovere una buona qualità del proprio sonno. È possibile farlo attraverso alcuni semplici accorgimenti.
In primo luogo, è essenziale stabilire una certa regolarità nel proprio riposo: scegliere un orario preciso per addormentarsi e cercare di rispettarlo. Ciò aiuterà a regolarizzare il ritmo sonno-veglia e a promuovere il proprio equilibrio interno. È bene, inoltre, riservare la camera da letto al riposo e svolgere altre attività come lavorare o guardare la televisione in stanze diverse della casa. In questo modo, sarà più facile per il cervello associare il letto al sonno.Infine, è importante non obbligarsi a dormire. Nel farlo, infatti, si rischia di agitarsi ancora di più e di ottenere l’effetto opposto. Alzarsi e dedicarsi a un’attività rilassante può essere una valida alternativa.
Oltre ad essere un importante fattore di protezione per il proprio benessere psicologico, le relazioni giocano un ruolo fondamentale anche per la salute fisica. Le buone relazioni, infatti, abbassano il livello di stress, riducono il rischio di patologie ad esso associate e favoriscono lo stato di longevità e salute generale della persona.
Prendersi cura delle proprie relazioni significa, quindi, prendersi cura della propria salute. Per farlo, un primo passo può essere quello di mapparle attraverso l’esercizio dei 10 cerchi.
Questa tecnica consiste nel prendere un foglio e disegnare sè stessi al centro. Tutto intorno, si disegnano le 10 persone che influenzano maggiormente il proprio umore e le proprie emozioni. Per ognuna di loro, è importante chiedersi: Come alimento questa relazione? Come mi fa sentire? C’è qualcosa che posso cambiare in questa relazione? Se sì, cosa posso fare per cambiarlo?
Questo esercizio è l’inizio di un percorso di consapevolezza circa i propri rapporti sociali e il loro effetto sulla salute. Permette di trarre il meglio dalle proprie relazioni, riconoscere quelle potenzialmente dannose e focalizzarsi sul proprio benessere.
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