Narcisismo al lavoro. Come riconoscere e gestire i colleghi con ego preponderante.

Avete mai lavorato con un collega narcisista? Magari non lo avete definito così ma se il vostro collega sopravvaluta sempre le sue capacità e i risultati che ottiene, si sente sempre dalla parte della ragione e sposta le responsabilità sugli altri, cerca sempre ammirazione e non è particolarmente empatico, c’è un’alta probabilità che abbiate a che fare con un caso di narcisismo al lavoro.

Ma come si fa ad identificare un collega che appartiene a questa categoria di persone? Decifrare all’istante questa tipologia di individui non è cosa semplice soprattutto perché esiste un’ampia gamma di personalità narcisistiche, che vanno da quelli che tendono a svalutare gli altri e sopravvalutare se stessi a quelli che sono letteralmente privi di empatia. Ecco allora alcune caratteristiche che ci possono aiutare ad identificare un collega narcisista.

1. Bisogno costante di ammirazione

I narcisisti hanno bisogno di attenzioni e di elogi come gli altri hanno bisogno di cibo. Hanno bisogno che i loro ego siano nutriti in ogni momento. Per sostenere questa esigenza, si circondano di persone che possono saziare la loro fame di ammirazione. Raccoglieranno un seguito di persone che gli ricordano costantemente quanto sono bravi e li posizionano su un piedistallo. Per ottenere questa ammirazione, un narcisista può assicurarsi di avere sempre i vestiti più belli o lo smartphone più recente. Inoltre sminuiscono i loro rivali e minimizzano i loro successi perché non possono sopportare di essere messi in secondo piano. 

2. Ci accusano

I narcisisti probabilmente vi accuseranno delle stesse cose che stanno facendo loro di sbagliato. Proiettano le loro debolezze sugli altri perché si rifiutano di assumersi la propria responsabilità. Non amano molto le proprie vulnerabilità e i sentimenti di indegnità.  I narcisisti non sono in grado di accettare il fatto di essere “sbagliati” e “imperfetti” e non riescono ad accettare il fatto che a volte sbagliare fa parte della normale esperienza umana.

3. Sono svalutanti e controllanti

Quando un narcisista sente che qualcuno ha un’abilità o una capacità che gli manca, spesso cercano di avvilirlo.  Possono mostrarsi condiscendenti verso l’altro maltrattandolo o minacciandolo quando si rifiuta di riconoscere la loro “grandezza” o semplicemente lo ignorano.  I narcisisti usano tattiche come il sarcasmo, le critiche costanti, gli insulti, il biasimo, il gaslighting (una forma di violenza psicologica nella quale vengono presentate alla vittima false informazioni con l’intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione) e l’umiliazione per indebolire le altre persone e diminuire così il loro senso di autostima. Ciò consente al narcisista di sentirsi potente e avere il controllo della vita degli altri. 

4. Prendono le critiche a livello personale

I narcisisti sono ipersensibili alle critiche, considerandole un affronto personale alla loro grandezza. Non accettano che qualcuno li possa vedere come qualcosa di imperfetto, quindi se succede, sono pronti a mettersi sulla difensiva e spesso la usano come opportunità per attaccare l’altro. Inoltre, amano recitare la parte della vittima cercando di ottenere una pietà che non meritano. Anche se certamente non si mostrano in questo modo, i narcisisti hanno un ego molto fragile, prendono le cose sul personale perché non riconoscono che persone diverse possono avere opinioni diverse. 

5. Sfruttano gli altri

Per i narcisisti, le emozioni degli altri non contano o contano poco. Questa mancanza di empatia rende facile per loro trarre vantaggio dalla gentilezza degli altri solo per ottenere ciò che vogliono, senza avere alcuna preoccupazione per il potenziale impatto che il loro atteggiamento può avere su di loro. I narcisisti sono sfruttatori delle relazioni personali e professionali, ma sono anche costantemente paranoici, hanno paura sempre di essere traditi. Prendono più di quello che meritano, senza rimorso, e non sentono il bisogno di giustificarsi perché credono di essere speciali, e quindi per loro le regole non sono le stesse degli altri. 

Come possiamo allora difenderci da queste persone sul luogo di lavoro?

Ecco alcune indicazioni per affrontare un collega narcisista:

1. Scrivi sempre tutto

Se vi vengono date istruzioni verbali sul lavoro, chiedete che vi vengano inviate via email. La miglior difesa è avere la documentazione di ciò che il narcisista ha detto e quando lo ha detto. È ancora meglio quando arriva direttamente scritto via e-mail. Potete anche annotare le istruzioni del narcisista e rivedere i vostri appunti con lui per scrupolo. Prendete in considerazione la possibilità di conservare una documentazione scritta dei problemi avuti con il “narcisista”: data e ora dell’evento, cosa è successo e quante più virgolette (esatte) di sue citazioni. Se in seguito doveste consultare un avvocato o un HR, avrete già tutto scritto.

2. Evita lo scontro

Il narcisista cerca modi per abbattervi, sia che vi faccia retrocedere o addirittura farvi licenziare. Evitate di dare loro questa occasione. I narcisisti sono famosi per trovare il vostro punto debole e sfruttarlo. Supponiamo che il narcisista sappia che avete figli (avete parlato dei vostri figli ai colleghi e/o avete delle loro foto sulla scrivania). Se il narcisista ritiene di essere stato “ferito” in qualche modo, potrebbe fare un commento che metta in dubbio la vostra capacità di essere un buon genitore. Questo commento non avrà nulla a che fare con il problema in questione: il narcisista sa solo che mettere in discussione il vostro ruolo più importante nella vita vi farà arrabbiare. Non date loro questa soddisfazione. Ricordate che queste persone hanno una “patologia” – e poi con tutte le vostre forze allontanatevi da loro. Quindi documentate la data, l’ora, la posizione e le virgolette dirette di questa interazione.

3. Cerca di capire che non è un fatto personale

Potreste avere la sfortuna di essere il bersaglio principale del narcisista. Il narcisista di solito si concentra sulle persone che si esibiscono meglio di loro al lavoro o hanno buoni rapporti con i colleghi. Egli, infatti, odia chiunque sia percepito come “migliore” di lui. Tenete presente che il comportamento del narcisista nei vostri confronti non ha nulla a che fare con voi: dipende tutto da lui e dalla profonda insicurezza che prova. Sì, è vero, il narcisista è profondamente insicuro, anche se sembra essere esattamente l’opposto. Comprendere che il suo comportamento non è un attacco personale può rendere più facile gestire la relazione con lui.

4. Non fornire informazioni personali al narcisista

Il narcisista è noto per il classico “Cosa ne pensi di “tizio”?” Fate attenzione a questa trappola. Se date una risposta, egli distorcerà ciò che avete detto e lo dirà a quel collega. Anche se avete detto “Penso che Giulia sia fantastica”, il narcisista potrebbe dire a Giulia che pensate sì che sia grande, ma che comunque potrebbe fare di meglio. Il narcisista è un vampiro emotivo e può capire quando le persone stanno attraversando un periodo difficile. La migliore difesa? Cambiare argomento. 

5. Cerca di avere sempre un testimone

Se il collega narcisista dice che ha bisogno di parlare con voi privatamente, considerate di portare qualcuno con voi come testimone. Avere un testimone presente può farlo riflettere due volte sul dire o fare qualcosa di sbagliato. Avere un testimone significa anche che se il narcisista dovesse dire al capo una bugia su di voi o riportare un fatto accaduto tra di voi, avreste qualcuno che ha assistito agli eventi e che quindi può supportarvi.

6. Informati sui tuoi diritti legali

I narcisisti a volte faranno quanto basta senza che sia illegale – sanno benissimo cosa stanno facendo. Tuttavia, molte volte finiscono per attraversare la linea della legalità. È importante conoscere i vostri diritti legali sul posto di lavoro, specialmente se il narcisista è il vostro capo. C’è una differenza di potere in questo caso – e il narcisista può usarlo a proprio vantaggio. Nel 2000 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la direttiva 2000/78/CE che costituisce un importante strumento normativo per la lotta contro ogni forma di discriminazione in ambito lavorativo, in generale un datore di lavoro non è autorizzato a discriminare o trattarvi diversamente in base all’età, sesso, razza, convinzioni personali o disabilità. 

Per concludere

Lavorare a contatto con una persona che soffre del disturbo narcisistico di personalità come abbiamo visto non è di certo una situazione di facile gestione.

Dobbiamo pensare che ci troviamo a contatto con delle persone “problematiche” ma non per questo possiamo giustificare i loro comportamenti, specie se ledono la nostra dignità e la nostra tranquillità sul luogo di lavoro.

E’ importante però valutare se effettivamente i comportamenti che ci sembrano di natura narcisistica lo siano davvero prima di decidere per azioni importanti come una causa di lavoro o una dimissione. Nel dubbio il consiglio è quello di chiedere supporto a professionisti che possano aiutarvi a trovare la soluzione più efficace.

Potrebbe interessarti anche Mobbing. Quando la pressione non è più solo un caso

Bibliografia

Stephanie A. Sarkis Ph.D. “7 Ways to Cope With Narcissists at Work” 2017 – Psychology Today

Jane Harper. “How to deal with a narcissist coworker” 2018 – The HR Digest 

Dr. Craig Malkin “Rethinking Narcissism: The Secret to Recognizing-and Coping with-Narcissists” 2016 – Harvard Medical School

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Nome *
Email *