Si accendono le luci del Natale anche in questo 2020, anno paradossale che ha stravolto le nostre vite a seguito della pandemia.
Qualcuno di noi potrebbe avere delle aspettative alte pensando che con l’arrivo del natale arrivi anche finalmente un po’ di serenità, rischiando un po’ di frustazione se tali aspettative non sono soddisfatte. Questo perché la situazione attuale sarà quella di un Natale diverso dagli altri e con una preoccupazione in più che è appunto quella della diffusione del covid-19.
Altri di noi, invece, potrebbero temere ancor di più l’arrivo delle feste natalizie, perché colpiti da crisi economiche o perché negli ultimi mesi hanno perso un familiare o hanno qualche persona vicina che si trova in condizioni di salute precaria. Le giornate di festa, quindi, potrebbero richiamare le perdite subite, che siano economiche o affettive, e suscitare sentimenti di tristezza e solitudine.
A prescindere dalla pandemia, molte persone, in questo periodo si sentono tristi e malinconici. Si chiama Christmas Blues: non è una vera e propria patologia, è più assimilabile a un malessere che compare durante la festività per poi scomparire quando si ritorna alla routine quotidiana.
E’ un malessere diffuso che teniamo spesso nascosto, in una società in cui a Natale l’allegria è quasi d’obbligo.
Quest’anno il Christmas Blues rischia di essere influenzato negativamente dalla situazione di emergenza causata dalla pandemia. Stiamo vivendo alcune restrizioni negli spostamenti, nel frequentare altre persone, nell’organizzare il lavoro o il tempo libero. Inoltre, le restrizioni imposte dai decreti ministeriali potrebbero generare problematiche per i parenti e gli amici che abitano in regioni o addirittura stati differenti, e che avranno quindi difficoltà ad incontrarsi per il periodo festivo. Questo potrebbe incrementare il senso di isolamento e i vissuti depressivi in questo momento dell’anno.
La tradizione natalizia può essere vissuta da alcune persone come un periodo particolarmente stressante, con un senso di inadeguatezza per non riuscire ad essere felici ed entusiasti come tutti si aspettano. Inoltre in tanti affrontano la tristezza in modo passivo pensando che non sia fronteggiabile.
Generalmente la depressione natalizia ha gli stessi sintomi della depressione comune. In generale i sintomi della depressione natalizia sono:
La prospettiva di un Natale più intimo, con meno occasioni conviviali, meno shopping, meno caos porta con sé anche aspetti positivi. Nei periodi natalizi scorsi c’era una grande esplosione di festività e di allegria che per alcuni diventavano anche un fattore fortemente stressante. Magari non dovremo fare tanti regali, eviteremo di incontrare qualche familiare sgradito o di fare quella sfilza di incontri pre-natalizi, natalizi e post-natalizi con parenti, amici e colleghi di lavoro.
Anche il Natale dobbiamo considerarlo come una delle tappe del lungo viaggio che come collettività stiamo affrontando per uscire da questa situazione pandemica. In questo anno difficile, cerchiamo ancor di più di rispettare le emozioni e i vissuti di noi stessi e degli altri. Ognuno di noi sta affrontando questa situazione a modo suo, e non c’è un modo giusto e uno sbagliato. Possiamo accettare di non aver voglia di festeggiare, di non avere la stessa disponibilità economica dell’anno scorso, o anche invece di voler approfittare di questo Natale per ritagliarci qualche momento di gioia e amore.
Il mio augurio che in questo Natale riusciamo a trovare la forza per affrontare nei migliori dei modi questo inevitabile cambiamento.
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M. Biondi (a cura di). DSM-5 Manuale diagnostic e statistic dei disturbi mentali. Cortina Raffaello
The Holiday Syndrome: Who Exactly Came Up With the Idea of Those Christmas Blues?, Psychiatric Times
Christmas Blues, Psychology Today