Accompagniamo Amadori nella promozione del benessere psicologico delle proprie persone, attraverso il nostro servizio di supporto psicologico in videochiamata, percorsi di formazione e psicoedicazione e iniziative di comunicazione, interna ed esterna. Selene Santacaterina, Direttrice People & Organization di Amadori, racconta in questa intervista il nostro percorso insieme per promuovere ambienti di lavoro inclusivi della salute psicologica, in ogni sua forma e dimensione.
Per Amadori, che cosa significa promuovere il benessere psicologico in azienda?
Per Amadori, promuovere il benessere psicologico delle nostre persone, è un atto di responsabilità che guarda al presente e al futuro. Significa prendersi cura di ogni nostra persona in modo completo, partendo dall’ascolto costante dei bisogni di ciascuno e dall’importanza di chiedersi “come stiamo“. È consapevolezza del fatto che possiamo fare molto per influenzare positivamente il benessere psicologico della nostra comunità aziendale. Crediamo infatti che ogni passo compiuto in questa direzione, contribuisca a costruire un ambiente lavorativo sano, armonioso e inclusivo.
Quali iniziative adottate per favorire il benessere psicologico delle vostre persone?
Come vengono accolte? E in che modo la sinergia con Mindwork si inserisce all’interno della vostra Mental Health Strategy?
Cura, crescita e comunità, sono i valori chiave che guidano la strategia People Care di Amadori. Elementi preziosi che partono da un comune denominatore: il benessere delle nostre persone.
Nell’ambito della
sfera psicologica, siamo partiti da
percorsi modulari progettati per sviluppare
consapevolezza sul tema del benessere organizzativo e il suo impatto sulla
performance e le
relazioni in azienda. L’accoglienza è stata e continua a essere positiva, in quanto il tema del benessere psicologico è sentito, e abbraccia generazioni e ambiti diversi. Parla a tutte e a tutti.
All’interno di questa cornice,
Mindwork è stato il nostro partner sin dal giorno zero. È con loro che abbiamo disegnato i
percorsi di consapevolezza, le iniziative di comunicazione interna e i training dedicati al team HR e al management, fino ad arrivare al lancio del
servizio di supporto psicologico in videochiamata a maggio, mese della consapevolezza sulla salute mentale. Abbiamo dunque intrapreso un percorso trasversale che si rivolge a tutte le persone della nostra azienda, al fine di promuovere ambienti di lavoro inclusivi della sfera psicologica in tutte le sue forme e dimensioni.
La nostra partnership con Mindwork si consolida anche attraverso iniziative di
sensibilizzazione e divulgazione esterne. Su tutte, la
nostra partecipazione come azienda a
Head On 2024, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, attraverso l’adesione al
Mental Well-being Council di Mindwork e la sottoscrizione di “
Be Mindful: il Manifesto per il Benessere Psicologico in azienda”. Un impegno concreto e un atto di responsabilità per tracciare il futuro della dimensione umana a lavoro.
Guardando al futuro, quali iniziative a sostegno del benessere psicologico vi piacerebbe mettere in campo?
All’interno della nostra piattaforma di Wellbeing “Ama il Benessere”, già supportiamo la genitorialità, lo sviluppo delle competenze dei più giovani e l’integrazione linguistica. Con una comunità di quasi 10 mila persone, il nostro obiettivo è raggiungere tutti e tutte, coinvolgendo attivamente le diverse professionalità e ampliando ancora di più la nostra capillarità sui territori. Vorremmo strutturare un percorso di supporto ai caregiver e aumentare la nostra incidenza durante le fasi di onboarding e di cambio di ruolo, momenti delicati nella vita professionale di ognuno. Siamo solo all’inizio di un percorso lungo, che richiede il giusto tempo e impegno per diventare sempre più efficaci nel promuovere il benessere psicologico di tutte le nostre persone e avere un impatto concreto sull’intera comunità.