Che le ferie e le vacanze rappresentino un toccasana è ormai ampiamente documentato.
Diversi studi ne dimostrano l’impatto positivo su mente e corpo, evidenziandone gli effetti benefici anche in ambito organizzativo e professionale.
Tradizionalmente, il concetto di “ferie” rimanda a uno stato di pausa e ritrovato benessere: un sogno per chi vuole allontanarsi da impegni e routine. Eppure, questa parola quando associata al “rientro” rischia quasi di trasformarsi in un incubo.
Per molte persone, infatti, settembre indica il momento della ripresa e del ritorno alla quotidianità: una fase di passaggio caratterizzata da cambiamenti e ri-adattamenti che possono avere un impatto negativo a livello emotivo e cognitivo.
In psicologia si parla di post-holiday blues o ansia da rientro.
Con tale espressione si intende il senso di disagio e malessere psicologico generalmente legato alla fine dell’estate e delle vacanze; uno stato di ansia e preoccupazione per la ripresa delle attività quotidiane e del rientro a lavoro.
Secondo recenti riflessioni, a causare tale senso di malessere non è solo la ripresa delle attività ma anche e soprattutto il significato loro attribuito.
Spesso, infatti, si tende a considerare le ferie e le vacanze come l’unico periodo per essere felici e godersi la vita: “un tempo altro” in cui poter – finalmente – vivere momenti di leggerezza e spensieratezza. La quotidianità, al contrario, è generalmente percepita in maniera negativa a causa di impegni, scadenze e ritmi serrati.
Tale contrasto provocherebbe una discrepanza a livello qualitativo tra i giorni di pausa e quelli lavorativi che richiede un adattamento alla quotidianità non sempre semplice e immediato.
Il post-holiday blues, infatti, sebbene sia una condizione generalmente transitoria e non una patologia clinicamente accertata, non è un fenomeno marginale.
In Italia, secondo l’Istat, riguarda una persona su 10, mentre secondo Claudio Mencacci, past president della Società Italiana di Psichiatria, interesserebbe circa il 35% della popolazione, manifestandosi soprattutto in persone tra i 25 e i 45 anni.
Secondo alcuni studi il ritorno a pressioni, impegni e scadenze può innescare spossatezza, bassa motivazione, tachicardia, calo dell’attenzione, insonnia, mal di testa, apatia e tristezza, influenzando negativamente il proprio benessere psicofisico.
È ormai noto che il rischio di incorrere in uno stato di ansia e malessere al rientro dalle ferie sia maggiore in chi nutre scarsa soddisfazione verso alcuni aspetti della propria vita personale o lavorativa. Cambiare la percezione della propria routine e del proprio lavoro diventa allora fondamentale per riformulare e reinterpretare al meglio la propria quotidianità.
Ecco quindi 5 best practice per gestire il post-holiday blues.
Prima del rientro o dell’inizio delle ferie, prova a scrivere una lista delle cose da fare una volta a casa. Mettere per iscritto gli impegni permette infatti di dare ordine alle priorità e affrontare con più facilità i primi tempi post-vacanze, limitando il senso di sovraccarico emotivo o cognitivo.
Fissare il rientro dalle vacanze con qualche giorno di anticipo prima di tornare a lavoro è solitamente una buona strategia per ambientarsi e organizzarsi in maniera graduale. Può essere utile, per esempio, rientrare a casa il venerdì, così da cominciare la nuova settimana con più calma e tranquillità.
Rendi le tue passioni e i tuoi interessi una priorità costante: concedi loro il giusto tempo e spazio all’interno della tua agenda.
È evidente che relegare momenti di spensieratezza e leggerezza alle sole giornate di ferie non è sano o sostenibile. Dedicarsi ai propri desideri e alle proprie passioni è fondamentale per creare una nuova versione della propria quotidianità.
Viaggi e vacanze permettono di entrare in contatto con altre realtà, culture e stili di vita. Se hai provato nuove esperienze come usanze, sport o ricette tipiche, prova a ripeterle anche a casa tua, rendendo le nuove abitudini parte della tua vita. In questo modo potrai rivivere quanto scoperto nel periodo di ferie incoraggiando curiosità e apertura mentale.
Se ansia, stress o malessere proseguono nelle settimane successive al rientro dalle ferie è importante rivolgersi a professionisti qualificati della salute mentale. Insieme, sarà possibile riflettere su vissuti, percezioni ed emozioni ed individuare strategie utili per riacquisire il proprio benessere.
Per molte persone, il rientro al lavoro e il ritorno alla routine possono rappresentare una fase delicata da non sottovalutare. Riflettere sul valore e sul significato della propria quotidianità è un primo passo per capire cosa può essere migliorato in vista del proprio benessere.
In quest’ottica, il ruolo di aziende e leader è fondamentale: concedere del tempo per recuperare e riposare dovrebbe essere parte della quotidianità. Una prassi consolidata all’interno della propria cultura organizzativa.
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