È da queste domande che ha preso avvio il workshop di psicoeducazione sulla relazione tra genere e leadership, che ho avuto il piacere di condurre lo scorso giugno per eBay, in qualità di Senior Training Manager di Mindwork.
Insieme alle persone di eBay e LinkedIn, incontrate negli splendidi spazi della sede di LinkedIn a Milano, abbiamo esplorato il tema della leadership nelle sue molteplici sfaccettature, con l’obiettivo di accompagnare le partecipanti alla scoperta dei propri punti di forza e degli strumenti operativi per poterli mettere in pratica nel day by day.
L’incontro ha permesso di riflettere sulle attuali sfide, richieste e opportunità con cui ci si interfaccia ogni giorno nella costruzione della propria identità personale e professionale, al fine di promuoverne la piena consapevolezza e far luce su vissuti, bisogni ed emozioni che impattano il proprio benessere psicologico e il proprio lavoro.
Il workshop è stata l’occasione, inoltre, per individuare insieme alle partecipanti azioni e best practice volte a delineare il proprio stile di leadership a partire dall’ascolto di sé e della propria dimensione psicologica. Per poter così superare una visione stereotipata della leadership e andare al di là di una sua accezione di genere.
Abbiamo lavorato alla risposta a questa domanda insieme alle persone di eBay e Linkedin, approfondendo il ruolo della società e della cultura dominante.
Il doppio legame tra leadership e genere affonda infatti le sue radici negli anni ‘70 del secolo scorso, quando l’esercizio della leadership – prevalentemente praticato da figure maschili – era caratterizzato da:
All’interno della società queste caratteristiche venivano associate principalmente ai leader di genere maschile, in quanto maggiormente presenti come figure apicali nelle aziende. Sebbene oggi lo scenario sia cambiato, l’idea che vi sia un unico modello di leadership a cui aspirare continua ad essere presente nell’immaginario collettivo.
A ciò si aggiunge il fatto che il genere femminile viene tradizionalmente associato alle caratteristiche di empatia, cura, emotività e capacità relazionali. Qualità che sembrano distanti dall’immaginario comune della figura di un leader, ma che in realtà ogni manager, al di là del genere di appartenenza, dovrebbe far proprie.
Queste rappresentazioni, note in Psicologia come “stereotipi di genere”, hanno un forte impatto sulla raffigurazione di noi stessi e noi stesse e, di conseguenza, influenzano il modo in cui ci relazioniamo tanto con l’esterno quanto con l’interno.
Durante il nostro incontro, abbiamo quindi cercato di comprendere quanto gli stereotipi di genere siano radicati non solo nella società ma anche – e soprattutto – dentro di noi.
Attraverso il lavoro fatto con le partecipanti, siamo arrivate a comprendere quanto sia inesatto associare caratteristiche di personalità (quali, ad esempio, l’autorevolezza o l’emotività) a un determinato genere di appartenenza e quanto sia superficiale definire uno stile di leadership come tipicamente maschile o femminile.
Il workshop ha voluto restituire un quadro più articolato e complesso, al fine di guardare alla leadership con consapevolezza e senza pregiudizi, andando al di là di discriminazioni e stereotipi di genere. Con l’obiettivo ultimo di poter costruire un proprio stile di gestione, che valorizzi le naturali inclinazioni e punti di forza di ogni partecipante. Una soluzione efficace non solo per lavorare – e far lavorare – bene, ma anche per abbracciare a pieno il proprio benessere psicologico e quello delle proprie persone.
Mi fa piacere concludere con le parole che eBay ha condiviso a valle dell’incontro in questo post LinkedIn: “(…) un incontro che ci ha fatto esplorare gli stereotipi e le aspettative di genere, individuare le strategie per favorire una comunicazione assertiva e approfondire l’importanza di valorizzare risorse e punti di forza nell’esercizio della leadership.”