Qualche persona potrebbe chiedersi durante la sua permanenza in azienda: perché dovrei partecipare? Non basta eseguire?

Sappiamo però da numerosi studi, che l’energia che le persone mettono nell’operatività della loro mansione dipende dal grado di sovrapposizione che c’è tra le cose che fanno e quello in cui credono. Questo determina una significativa differenza tra quando fanno le cose perché le eseguono e quando invece le fanno perché ci credono e le fanno proprie.

La partecipazione è imprescindibile tanto è più complesso il contesto in cui l’organizzazione opera. E diventa fattore di insuccesso, nel momento in cui la dimensione del disallineamento tra le persone e l’organizzazione cresce.

Come dalle numerose ricerche svolte negli ultimi decenni i benefici della partecipazione sono i seguenti:

  • Aumento della produttività dei dipendenti in tutti i settori, anche per i dipendenti poco qualificati che svolgono attività di routine.
  • Miglioramento della capacità decisionale organizzativa.
  • Atteggiamento migliorato nei confronti del lavoro.
  • Miglioramento del benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.
  • Costi ridotti grazie all’eliminazione degli sprechi e alla riduzione dei tempi di ciclo del prodotto.
  • Aumento dell’empowerment dei dipendenti, della soddisfazione sul lavoro, della creatività, dell’impegno e della motivazione, nonché all’intenzione di rimanere in azienda.

Per partecipare le persone devono condividere la mission aziendale. Partecipare, infatti, vuol dire essere parte di cioè essere tutt’uno con l’ambiente in cui si opera, sentirlo come la propria casa, il proprio gruppo, il luogo in cui possiamo (almeno in parte) realizzare noi stessi (Ferrario, Perego).

Differenza tra vision aziendale e mission

Si tende, spesso, a confondere mission e vision aziendale.

La vision corrisponde a una proiezione dell’azienda nel futuro. Definisce gli obiettivi di lungo periodo da raggiungere e si basa sui valori, le aspirazioni e gli ideali che l’azienda dovrà seguire in futuro. La mission riguarda il presente e definisce il ruolo specifico dell’azienda per la realizzazione della vision: è, infatti, l’insieme delle operazioni che le permettono di raggiungerla.

Se la vision fornisce dove vuoi arrivare “un giorno“, allora la mission è ciò che fai “ogni giorno” per arrivarci. La dichiarazione di intenti di un’organizzazione fornisce linee guida attuabili attorno alle quali vengono prese le decisioni e definisce le priorità in tutta l’organizzazione.

La partecipazione: una questione di intensità

Ci sono diversi gradi di partecipazione da parte delle persone.

Primo livello.

Si raggiunge quando si verifica allineamento tra la persona e quello che viene richiesto dal ruolo per la generazione dei prodotti/servizi. In questo caso l’allineamento non si verifica necessariamente con l’organizzazione ma certamente con il ruolo. Eseguire il ruolo dato soddisfa i bisogni della persona e l’organizzazione trova il vantaggio di avere una professionalità attenta e soddisfatta.

Secondo livello.

Si verifica quando il sistema di valori della persona coincide in gran parte con quello dell’organizzazione. La persona aderisce alla gran parte dei codici comportamentali, sa cosa è accessibile e cosa no, e si riconosce negli stili espressi dai leader. La persona partecipa attivamente al miglioramento dei processi organizzativi, condivide gli obiettivi che l’organizzazione si prefigge e soprattutto ne condivide la vision.

Terzo livello.

La persona partecipa condividendo la mission, sente sua l’organizzazione e contribuisce con il massimo impegno quotidiano andando di norma al di la dei limiti del proprio ruolo. Quando siamo di fronte a questo livello di intensità di partecipazione, la numerosità e il dettaglio delle procedure sono basse e le normative sono pochissime. La divisione del lavoro avviene in modo flessibile con un arricchimento ed un allargamento delle mansioni.

E’ normale che in ogni organizzazione ci siano contemporaneamente gruppi o persone singole che si trovano nei diversi livelli di intensità (non l’ho citato ma esiste anche il livello zero di non partecipazione ovviamente!).

La condivisione della vision e della mission

Il processo di partecipazione richiede che:

  • Le persone condividano pienamente lo scopo del proprio lavoro, è questo che dà significato al loro operato e ripaga della “fatica” e del proprio tempo investito.
  • Le persone sentano come proprio il modo con cui viene espletata la mission.

Simon Sinek in un suo famoso TED di una decina di anni fa, ha introdotto il concetto del Golden Circle ossia ogni organizzazione o persona sa cosa fa, molti sanno come lo fanno, ma davvero pochi conoscono il perché di ciò che fanno. Suggerisce di comunicare partendo dal perché: in questo modo si dà agli altri uno scopo e un senso di appartenenza. Sinek promuove una visione fortemente orientata alla delega, e ritiene che un’organizzazione con uno scopo chiaro e condiviso possa responsabilizzare le persone, anziché utilizzare il controllo e la suddivisione formale dei poteri.

Per concludere

Per ottenere il massimo livello di intensità di partecipazione occorre costruire un’organizzazione in grado di calibrare in giusta dose libertà e responsabilità. Ogni organizzazione può trovare le sue modalità, ma quelle che sono in grado di farlo hanno le seguenti caratteristiche in comune:

  • La mission è chiara e condivisa.
  • Il sistema valoriale di riferimento è forte e le persone lo condividono.
  • Sono presenti forti principi di delega ed autonomia decisionale.
  • I processi di selezione e inserimento delle nuove persone sono orientati a garantire la loro coerenza con la visione e i valori.

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Bibliografia

Ferrario F., Perego M., Le organizzazioni armoniche. Franco Angeli

How great leaders inspire action | Simon Sinek | TED Talks

To Give Your Employees Meaning, Start With Mission, Harvard Business Review

Employee involvement and participation at work: Recent research and policy developments revisited, European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions

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