Oggi è la Giornata Mondiale della Gratitudine, istituita per la prima volta nel 1965. Questa giornata ha lo scopo di sottolineare e ricordarci l’importanza dell’essere grati e riconoscenti, non solo verso le persone che abbiamo accanto, ma anche verso ogni cosa che ci circonda. La gratitudine è l’espressione di apprezzamento per ciò che si ha (non solo da un punto di vista monetario).
Secondo numerosi studi dal mondo della psicologia positiva, la gratitudine è uno dei modi più importanti per noi per essere felici e ci fornisce così tanti meravigliosi benefici psicologici, fisici e interpersonali.
Il ricercatore Robert Emmons dell’University of California ha rilevato che la gratitudine abbassa del 23% i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e non solo. La lista di potenziali benefici è molto lunga: meno errori di giudizio, efficaci strategie di apprendimento, più supporto verso le persone, maggiore fiducia in se stessi, migliore approccio al lavoro, rinforza la resilienza, diminuisce la sofferenza fisica, influisce positivamente su salute e longevità.
La ricerca mostra tanti aspetti positivi della gratitudine. Eccone alcuni:
Quante volte riusciamo a dire anche solamente “grazie” ad un nostro collega durante la nostra giornata lavorativa? Mostrare apprezzamento potrebbe non essere una priorità nei nostri giorni frenetici e ricchi di stress. Però è anche vero che la gratitudine è erroneamente uno degli strumenti più trascurati sul posto di lavoro.
Quando la gratitudine è una parte essenziale della cultura di un’organizzazione, i dipendenti sono felici di andare al lavoro, il loro benessere aumenta e ci sono miglioramenti misurabili nella soddisfazione del lavoro, nella collaborazione e nella produttività .
Uno studio del 2017 pubblicato su Frontiers of Psychology ha mostrato una forte connessione positiva tra l’espressione di gratitudine sul lavoro e “efficienza, successo e produttività dei dipendenti”.
Un altro studio condotto nel 2012 dall’American Psychological Association ha rilevato che più della metà dei dipendenti intervistati ha cercato un nuovo lavoro per un semplice motivo: si sentivano sottovalutati e poco gratificati nel loro posto di lavoro.
Nelle organizzazioni, la gratitudine è ora considerata sempre più fondamentale per migliorare l’efficienza, il successo e la produttività dei dipendenti, migliorando allo stesso tempo il clima organizzativo. Infatti, come abbiamo visto, la gratitudine è degna di nota perché aumenta le relazioni positive, il supporto sociale e il benessere generale dei lavoratori, riduce le emozioni negative sul posto di lavoro e, a livello complessivo e generale, migliora la salute e il successo dell’organizzazione.
Per la maggior parte della storia, i rapporti tra persone e datori di lavoro sono stati considerati “distaccati” e razionali. L’idea comune è sempre stata che il posto di lavoro doveva essere privo di emozioni.
Questa affermazione non potrebbe essere più inadeguata nei tempi attuali. I lavoratori moderni non vanno più a lavorare per ricevere solo uno stipendio. Vivono la loro carriera come crescita personale e come un senso di realizzazione. Le aspirazioni lavorative e professionali sono un pilastro importante nelle nostre vite. La gratitudine e l’apprezzamento sono fondamentali nella costruzione di un luogo di lavoro che dia significato a tutto ciò.
In definitiva, se l’obiettivo di un’organizzazione è motivare intrinsecamente i dipendenti e fidelizzarli è necessario coltivare un ambiente che offra loro più di una semplice busta paga.
Per coltivare una cultura organizzativa che valorizzi la gratitudine è necessario in primis che inizino a coltivarla HR e manager in modo da poter poi divulgarla.
La conversazione sul posto di lavoro spesso consistono in lamentele e commenti negativi: “Sono così stressato”, “Sono così occupato”, “Come farò ad arrivare a venerdì?”. Se sostituiamo queste frasi con una pratica più positiva, che promuove sentimenti di gratitudine, possono derivarne benefici fisici e psicologici. La ricerca lo ha dimostrato dopo 10 settimane di scrittura di ciò per cui erano grati, le persone erano più ottimiste, si sentivano meglio rispetto a coloro che annotavano le loro frustrazioni quotidiane. Ciò dimostra che il modo in cui pensiamo e, in definitiva, ciò che diciamo ad alta voce e scriviamo, ha un impatto tangibile su come ci sentiamo. Prova a inserire semplici dichiarazioni di gratitudine ogni giorno al lavoro. Per esempio “Sono così grato che il mio manager sia stato paziente con me”, o anche “Sono grato di aver preso il caffè con il mio collega”. Le dichiarazioni di gratitudine possono promuovere un ambiente di lavoro positivo sostituendo le chiacchiere pessimistiche.
Anche se dire “grazie” potrebbe sembrare troppo semplice e banale per avere un impatto, in realtà può fare miracoli in riferimento alle prestazioni sul posto di lavoro. La ricerca ha anche dimostrato che i dipendenti che hanno manager che li ringraziano per il loro lavoro si sentono più motivati a lavorare di più. Inoltre, fare complimenti sul posto di lavoro o far sapere agli altri che sono apprezzati può anche migliorare le prestazioni e l’interazione sociale . Rafforza anche tu la gratitudine facendo sapere agli altri che sono importanti e che il lavoro che svolgono è di valore per l’azienda.
Le persone che coltivano intenzionalmente la gratitudine mostrano una maggiore sensibilità neurale nella corteccia prefrontale, una regione del cervello associata all’apprendimento, al pensiero razionale e al processo decisionale, che può essere particolarmente utile sul posto di lavoro.
Creare promemoria visivi delle cose per cui siamo grati è un ottimo modo per coltivare la gratitudine durante la giornata. Prova a scrivere tre cose per cui sei grato mentre vai al lavoro e tieni la nota con te in tasca o a portata di mano per dargli un’occhiata durante la giornata. Piccoli promemoria visivi possono mantenere un flusso costante di gratitudine durante la giornata.
Anche nella vita quotidiana possiamo esercitarci, per esempio, la sera, prima di andare a dormire, pensiamo alle cose positive che sono successe durante il giorno. Per coloro che si sentono depressi o ansiosi, questo può anche riguardare l’inizio della giornata: prima di alzarci dal letto, consideriamo tre cose, anche piccole, di cui siamo grati.
Se abbiamo dei bambini, prendiamoci un momento con loro prima di andare a letto per chiedergli di pensare a qualcosa di cui sono grati. Scopriremo come loro riescono a ricondurci all’importanza delle piccole cose quotidiane e come possiamo valorizzarle e renderle degne di nota. Diamo il buon esempio condividendo ciò per cui siamo grati, poiché questo mostra ai bambini l’importanza della pratica e della condivisione.
Esprimere regolarmente gratitudine sul posto di lavoro rappresenta un modo efficace per promuovere legami sociali più forti tra le persone e nei team di lavoro, aumentando così la motivazione e il coinvolgimento degli stessi.
La gratitudine ha il potere di cambiare il modo in cui le persone lavorano e si relazionano, tutta linfa vitale per il benessere organizzativo. Costruire una cultura intorno alla gratitudine non costerà nulla, quindi perché non iniziare proprio oggi?
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