La disoccupazione rappresenta un problema diffuso, in Italia il tasso di disoccupazione a giugno del 2019 era del 9,7%, ma nonostante ciò la perdita del lavoro è una condizione che può avere conseguenze negative sia dal punto di vista fisico che psicologico. Chi è disoccupato ha un maggiore rischio di incorrere in problemi medici e psichiatrici come la depressione, l’insonnia, l’ansia, il suicidio, la bassa autostima, la malnutrizione, l’alcolismo, l’aumento del fumo (McKee-Ryan e al., 2005). Le persone disoccupate possono vivere inoltre conflitti relazionali e coniugali.
Perdere il lavoro è un’esperienza dolorosa ma, come sottolinea Robert L. Leahy nel suo libro “Se perdi il lavoro non perdere la testa,” è necessario prendere in mano la situazione e porsi degli obbiettivi per reagire ed allontanarsi dai pensieri negativi e dalla passività.
Per fare ciò è necessario cambiare punto di vista e considerare la disoccupazione come un periodo di allenamento volto a migliorare la tua vita, come un’opportunità per cambiare il modo di pensare, per migliorare le competenze lavorative e le relazioni con gli altri.
In questo articolo illustrerò 12 strategie che ti aiuteranno ad adottare questo nuovo punto di vista perchè reagire alla disoccupazione si può!
1) Concediti di provare le emozioni negative. E’ un tuo diritto provare emozioni negative, è probabile che tu sia arrabbiato perchè ritieni ingiusto aver perso il lavoro o perché pensi di non essere stato rispettato, frustrato perché è da tanto che ne cerchi uno nuovo, imbarazzato perché ti sembra che gli altri ti guardino dall’alto in basso. E’ utile fare attenzione alle tue emozioni, puoi trascriverle, validarle, dicendoti per esempio “E’ normale che mi senta così poiché ho perso il lavoro e sono preoccupato di non trovarne un altro. Non c’è nulla di anormale nel provare quello che provo e non c’è motivo di vergognarmi”. Validare le proprie emozioni non significa che non esista un altro modo di sentirsi o reagire alla situazione, ma che comprendiamo quel che stiamo passando e cerchiamo di normalizzarlo.
2) Continua a perseguire i tuoi valori. Aver perso il lavoro non significa che tu non possa ugualmente perseguire i tuoi valori come ad esempio prenderti cura della famiglia o essere coscienzioso. Non esistono altri modi per prenderti cura della tua famiglia? Essere coscienziosi non implica lavorare ma essere in sintonia coi propri valori. Puoi essere coscienzioso avendo cura di te stesso, facendo attività fisica, cercando lavoro, aiutando i familiari.
3) Cambia il comportamento per cambiare le emozioni. Di solito le emozioni cambiano a seconda di quello che facciamo ed anche chi è depresso non è sempre triste ma sta meglio quando fa attività piacevoli. Hai notato che quando sei triste tendi a fare attività correlate alla tristezza come stare seduto a riflettere sui pensieri negativi, guardare la televisione per ore, stare sdraiato a letto senza fare nulla, nasconderti dagli altri per non far sapere che sei disoccupato? Fare attività gratificanti aiuta a modificare, almeno per il momento, il modo in cui ti senti. Esempi di attività gratificanti sono lo sport, passare del tempo con la famiglia e gli amici, imparare nuove abilità. Le attività non ti aiuteranno a trovare lavoro ma ti faranno sentire meglio, meno depresso e di conseguenza farai meno fatica a sostenere i colloqui di lavoro.
4) Le emozioni dipendono dai pensieri. Le emozioni sono correlate ai pensieri negativi che si susseguono nella mente ed i pensieri non è detto che siano veri. Prova a tenere traccia ogni giorno dei tuoi pensieri negativi e a metterli in discussione. Pensare di essere un fallimento può portare a stati di tristezza ma se pensassi di te stesso qualcosa di meno negativo non staresti meglio? Che prove hai che questo pensiero sia vero? Come staresti se non ti considerassi un fallimento? Non è detto che quello che pensi di te stesso sia vero, anzi spesso sono bugie che dici a te stesso.
5) Accetta la tua condizione. Per poter andare avanti bisogna che accetti il fatto di essere disoccupato e smetti di protestare, rimproverarti, attendere passivamente che le cose cambino. Nella vita è necessario accettare molte cose che non ci fanno piacere come il traffico, l’invecchiamento etc. Accettare la realtà non significa che sia giusta o bella ma è il punto di partenza per il cambiamento poiché solo così puoi riconoscere di avere un problema e puoi attivarti per risolverlo.
6) Il tuo lavoro attuale è cercare lavoro. Il tuo lavoro attuale è dedicare ogni giorno del tempo a cercarne un altro. Dovrai guardare ogni giorno gli annunci, contattare le persone che potrebbero essere un tramite per ulteriori conoscenze ed ampliare i tuoi contatti. E’ probabile che tu incorra in vicoli ciechi, come accade negli affari, la ricerca del lavoro richiede perseveranza. L’opportunità potrebbe aprirsi quando meno te lo aspetti.
7) Migliora l’autostima. Spesso chi è disoccupato si vergogna e tende ad isolarsi. E’ necessario che prendi atto del fatto che la disoccupazione è un fenomeno diffuso ed un fatto fisiologico poiché l’economia è soggetta a continui alti e bassi. Se ci pensi anche tu avrai conoscenti disoccupati o che lo sono stati per un periodo della propria vita. Inizia a considerare l’idea che l’essere disoccupato molto probabilmente non dipende direttamente da te e prova a mettere in discussione i pensieri negativi su di te. Contrasta il senso di vergogna pensando ad esempio cosa penseresti se un conoscente ti dicesse cha ha perso il lavoro. Può essere utile raccontare a qualcuno che hai perso il lavoro ed osservare la sua reazione.
8) Evita di ruminare. Ruminare è diverso dall’avere un singolo pensiero negativo temporaneo: significa rimanere intrappolati nelle proprie elucubrazioni negative, girando a vuoto e sprofondando sempre più nella negatività e sofferenza. Di solito si rumina per cercare di capire quello che è successo ma in realtà la ruminazione non potrà mai rispondere alle nostre domande e risolvere i problemi, più probabilmente condurrà alla depressione ed a stati d’animo negativi. La priorità è però quella di affrontare la disoccupazione e di individuare modalità di risposta più adattive.
9) Evita di comportarti da vittima. E’ normale che tu ti senta vittima quando lo sei effettivamente ed è normale che cerchi validazione e vendetta lamentandoti della situazione. Siamo predisposti per reagire così alle aggressioni e alle umiliazioni subite. Tuttavia, a lungo andare, comportarti da vittima non ti aiuta a trovare una soluzione. L’ideale sarebbe trovare un equilibrio tra la validazione delle emozioni negative e l’impegno attivo a dare una svolta alla tua vita. Se ti accorgi di concentrarti solo sul passato e di passare il tempo a ruminare prova a concentrarti su obiettivi, progetti, evita i comportamenti controproducenti, accetta la sofferenza, rimanda le soddisfazioni e le gratificazioni. Abbandona i propositi di vendetta: focalizzarti su questi impedirà di perseguire gli obiettivi positivi.
10) Occupati del denaro. I problemi economici possono condizionare la tua vita nel periodo della disoccupazione e per cercare di reagire è necessario innanzitutto quantificare i tuoi beni e il tuo reddito, individuare i benefit di cui disponi, riconoscere dove stai spendendo ed imparare a risparmiare. Stabilisci un budget, tieni traccia di quanto stai spendendo stabilendo un tetto di spesa. Non trarre conclusioni avventate: il fatto che sei disoccupato non significa che non avrai più reddito. Fai un elenco delle attività gratuite che puoi intraprendere e dedicati ad esse. Non è importante quello che hai ma quello che apprezzi. Chiediti cosa significa per te il denaro. Rappresenta l’autostima, lo status, la sicurezza, il successo? Puoi raggiungere questi risultati prescindendo da esso? Esistono altri modi di essere orgoglioso di te stesso?
11) Smetti di preoccuparti e vivi il presente. Non puoi conoscere il futuro e sapere cosa succederà: chiediti sempre cosa significano per te le preoccupazioni, accetta l’incertezza e rinuncia al controllo, chiediti se avere una risposta sia davvero urgente, concentrati sul presente, trai il meglio da esso, concediti più tempo per la ricerca del lavoro.
12) Prenditi cura di te stesso. Durante la disoccupazione la tua salute è a rischio perché può capitare di adottare comportamenti dannosi. E’ bene evitare di sviluppare abitudini dannose come eccedere con l’alcol ed il fumo. Non è necessario che ti astieni del tutto dal bere ma fallo con moderazione. Il periodo di disoccupazione può essere un’occasione per prenderti cura del tuo fisico facendo attività fisica, mangiando in maniera corretta e dormendo in maniera regolare. E’ più utile e produttivo dedicarti alla tua salute che passare il tempo a rimuginare.
Spero di averti dato con questo articolo degli strumenti utili per reagire alla disoccupazione ma se senti che da solo non riesci a superare questo momento può essere utile per te rivolgerti ad un professionista che ti possa aiutare a riprendere in mano la tua vita.
McKee-Ryan F1, Song Z, Wanberg CR, Kinicki AJ. Psychological and physical well-being during unemployment: a meta-analytic study. J Appl Psychol. 2005 Jan;90(1):53-76
Robert L. Leahy. Se perdi il lavoro non perdere la testa. Come sopravvivere alla depressione. Eclipsi, 2013.
dopo 1 anno di disoccupazione e diverse false promesse , continuo ad avere cura della mia persona , restauro la mia abitazione e non smetto di fare piccoli progetti.
cado ma mi rialzo sempre.
Consiglio chiunque di avere cura della propria dignità.